La mia storia l’evoluzione di una vita ( Biografia )

Partito quasi un decennio con pratiche erotiche molto soft alla casanova se vogliamo porre dei riferimenti, mi presentavo con una piuma, con del ghiaccio o con semplici ovetti vibranti. Mi piaceva legare i polsi con nastri di seta rossi e porre una benda soffice allo sguardo della donzella capitata. Ma un bel giorno in questi turbini di peccato mi trovai annoiato nel dominare sempre la situazione. E ben presto un senso di frustrazione iniziò a perseguitarmi.

 

Da sempre sono stato un appassionato di manga Giapponesi che raffiguravano scene di sesso, che nei nostri fumetti di quel periodo non vi era traccia.

 

Ben presto qualcosa dentro di me si riaccese ma non ero in grado di capirmi. Per gli anni che erano mi sentivo sbagliato.

 

Piano piano prendevo consapevolezza di ciò che volevo e desideravo. Con l’avvento di internet mi si aprirono le porte della conoscenza, e ben presto ciò che sentivo di essere prese forma e considerazione.

 

Nel ricominciare ricomparvero i miei vecchi strumenti ma anche qualche tecnica in più che avevo appreso nel trascorrere del tempo. Funzionò tutto alla grande fino a quando un bel giorno quel senso di frustrazione ribussò alla mia porta.

 

Ora però avevo la mia consapevolezza nel riconoscere quel dannato pensiero nella mia mente. Desideravo ciò che stavo facendo.. Per un certo periodo riuscì a rinnegarlo fino ad arrivare ad un punto che il praticare creasse frustrazione.

 

Mi fermai per un periodo a riflettere, fino a quando un bel giorno presi coraggio e contattai una Pro Dom.

 

Passammo una intera mattina a parlare di me e di BDSM “( proprio di questa storia che vi ho appena scritto)”.

 

Mi spiegò che era del tutto normale avere un lato slave, perchè nella vita c’è sempre il rovescio della medaglia.

 

E così iniziai a giocare con il mio lato oscuro.

 

Dopo un breve periodo di gioco non volle più un soldo da me, mi disse che ero speciale e smettemmo di fare incontri.

 

Non capivo le sue parole e forse non potevamo sapere ne io ne lei quanto quel essere speciale era grande.

 

Un bel giorno sotto carnevale mi chiamò e mi disse, ” hai voglia di venire con me ad una festa in maschera? Ci penso io a prenderti il costume”.

 

Io come un pollo in assoluta tranquillità gli dissi va bene. Lei ridendo ” ti farò vestire da donna così tanto per ridere “. io gli dissi ” va bene ” non era la prima volta che a carnevale facevo cose simili e la presi come la solita goliardata.

 

Il giorno arrivò. Quella sera se ne arrivò con un vestito di raso bianco lungo con corpino rosso in stile tedesco. Mi truccò e via verso la festa in maschera.

 

Quando arrivammo alla festa scesi dalla macchina un po’ impacciato visto l’enorme volume della gonna del vestito ed entrammo alla festa.

 

Una volta dentro mi accorsi subito che c’era qualcosa che non andava, tutti i maschi erano vestiti simili a me mi voltai per cercare spiegazioni, lei mi fece sedere, mi guardò, ed estrasse un collare rosa e me lo mise. Non fiatai, non opposi resistenza, gli permisi di mettermelo senza la più minima reazione. Quando agganciò il guinzaglio mi disse “per questa sera sei la mia Sissy, assecondami cosi faccio bella figura con le mi amiche”.

 

Ed ecco fatto, nel trascorrere del tempo della serata la mia mente scivolò dentro la sua, completamente annullato. Nei tre anni che ne seguirono divenni la sua Sissy completamente femminilizzato.

 

Nel primo anno: i primi 4 mesi furono dedicati a capire le mie potenzialità. in un clima di senza impegno, in totale amicizia gli permisi di entrare nella mia testa con la semplice scusa di conoscersi più a fondo, anche con serate tipicamente vanilla. Parli di questo, parli di quest’altro e via così. Ogni tanto si finiva a letto ….. insomma a saputo raggirare la mia mente. Il mio stato mentale divenne sempre più sottomesso a lei fino a che un bel giorno iniziò a chiamarmi Roberta. Gli chiesi “perchè Roberta” lei “perchè mi va”. Tirò fuori da una borsa un uniforme da Maid e della biancheria femminile e mi disse: “questa sera ho voglia di giocare con te”. Mi guardò con una sguardo talmente sensuale che risultò ipnotico e mi disse: “allora se hai voglia, ti devi vestire così”! E così indossai quegli abiti.

 

Una volta vestito, cenammo. Dopo cena andammo in camera e mentre l’atmosfera si scaldava tirò fuori la prima corda. Ero abituato e non prestavo attenzione all’evolversi del gioco. Quando i miei polsi furono legati, prese la seconda corda mi girò a pancia sotto e mi fisso i polsi alla testiera del letto, non capivo, mi accarezzava, prese la terza corda e la quarta corda e mi legò le caviglie ai 2 angoli del letto. Avevo il cervello in fiamme non capivo cosa volesse fare … Rimasi in quella posizione per un certo tempo, pensieri su pensieri, fino a quando ritornò nella stanza indossando uno strap-on che fino a quel momento avevo visto solo in rete, e dopo due moine, alzò il mio gonnellino e con una forbice tagliò lo slip e mi prese.

 

Non capivo più nulla un pò sentivo male un po sentivo il piacere che si diffondeva nelle mi vene.

 

La mia mente scivolava sempre più inesorabilmente senza sapere dove mi stesse portando.

 

Nel tempo a seguire, mi convinse a fare di tutto..

 

Arrivò l’uso del plug e della gabbietta di cui teneva rigorosamente le chiavi nel reggiseno.

 

Arrivarono le prime frustate e punizioni varie.

 

Così facendo ubbidivo sempre senza sgarrare .

 

Mi diede da leggere il libro del galateo per appianare i modi rozzi che noi maschietti abbiamo. Mi trasformò da dentro, spendevamo tantissimo tempo ad imparare a considerarmi femmina e rivolgermi sempre al femminile.

 

Mi feci crescere i capelli che ancora oggi porto di colore rosso.

 

Ormai, lentamente, mi stavo trasformando sempre più nella femmina perfetta che Ella voleva che fossi.

 

Camminavo su tacco da 14 a 18. C’erano maschere di bellezza, centri estetici e via dicendo. Arrivarono altre uniformi e ad un certo punto mi trovai ad essere una Sissy perfetta, fiera ed orgogliosa di tutto il lavoro che era stato fatto.

 

Ero completamente dipendete dalla sua mente.

 

Il tempo passava inesorabile giorno dopo giorno. Ci si riusciva a vedersi quasi 3 sere a settimana e quando il tempo lo permetteva anche giorni interi.

 

Un bel giorno mi disse, “cosa ne pensi se ti metto un collare che puoi tenere anche quando sei vanilla” ?

 

Perplesso ed emozionato gli risposi, ” sarebbe bello ma come faccio a giustificare tale oggetto al mio collo? ”

 

Nel pensare e nel girovagare per siti internet mi imbattei in un collare cilindrico in acciaio. Trovai un modo per comprarlo facendolo vedere alla mia vanilla e così facendo riuscii a giustificare l’acquisto.

 

In questi mesi che intanto scorrevano imparai sempre di più a essere ciò che la sua mente esigeva da me!

 

Decidemmo per incrementare la nostra sfera di formulare un contratto cartaceo di molteplici pagine. Quando arrivò il collare ci organizzammo per stare quasi quarantotto ore assieme.

 

Quella mattina mi recai a casa sua, indossai l’uniforme rosa , poi mi aiuto nel truccarmi e dopo un oretta di gioco a rifare il letto, riordinare la cucina e fare un po di pulizie generai, mentre lei mi guardava compiaciuta e mi scattava qualche foto.

 

Ad un tratto suonarono alla porta e mi ordinò di andare ad aprire la porta. Così feci dal primo piano scesi le scale e vestita da sissy andai ad accogliere le persone che erano arrivate. Ero emozionata era la prima volta che facevo una cosa simili vestita da sissy!

 

Nel aprire entrarono due sue amiche vestite di nero. Le feci accomodare prendendo i loro cappotti e le accompagnai nello studio della mia miss.

 

Ricordo che rimasi ferma impassibile nel angolino con le mani dietro la schiena e il capo chino.

 

Ad un tratto mi fu comandato di andare in cucina a preparare il caffè e che le avrei dovute chiamare quando quest’ultimo fosse stato pronto.

 

Servii quel tavolo senza commettere che la più minima insicurezza tutto filava liscio come l’olio.

 

Ad un tratto si alzarono e lei mi disse ” Roberta rimetti in ordine in fretta e poi vieni nel mio studio.” “Si Mi lady ” chiacchierando si alzarono e tornarono nel suo studio. Trascorsero 10 minuti forse 15 e dalla cucina mi recai anche io nel suo studio.

 

Entrando feci la mia riverenza , lei compiaciuta si alzò e mise un suo cuscino rosso a terra e mi disse ” inginocchio e testa alta ” esegui l’ordine senza fiatare una volta in ginocchio con mani dietro la schiena una delle sue amiche mi fece una legatura ai polsi. Quando ebbe finito le sue amiche si misero a fianco a me una per lato e mi tirarono su la gonna fino a quasi a coprirmi il viso. Lei si avvicinò aveva la mia gabbietta in mano e me la mise mentre le sue amiche ridacchiavano. Fatto ciò esclamò ” sei proprio una vera sissy ” prese il collare che avevamo fatto arrivare e me lo mise mentre le sue amiche applaudivano ridacchiando e dicendo ” che carina sei proprio bella”.

 

Mi aiutarono a mettermi in piedi, lei andò dietro la scrivania ed estrasse il contratto. Iniziò a leggerlo tutto fino al ultima pagina.

 

Io in quel momento avevo il cervello in fiamme avevo perso persino la cognizione di chi io fossi veramente . Mi slegarono i polsi e senza pensarci due volte firmai ogni singola pagina cedendo tutta me stessa alla sua mente.

 

Fatto ciò il contratto prevedeva una serie di punizioni di accettazione del medesimo. Non so il motivo ma nel ricevere quelle punizioni rimasi impassibile in un silenzio surreale.

 

Alla sera ci fu una cena fra loro ed io servii rigorosamente al tavolo. quando ebbero finito rimisi tutto in ordine ed ebbi il permesso di mangiare qualcosa pure io !

 

Alla sera tarda ebbi il permesso di spogliarmi ed andare a fare il bagno. Mi aiutò a abbassare la lampo del vestito ed iniziai a spogliarmi.

 

mentre mi accingevo a preparare la vasca lei busso alla porta ” e permesso ” disse “certo mi lady sono nuda ma entri pure se lo desidera”

 

Mi disse ” Prima che ti lavi voglio farti un dono tutto mio e che nessuno potrà mai toglierti di dosso.”” Va bene miss “,” entra in vasca e resta a quattro zampe ” e cosi feci ritornò con una benda per i miei occhi e si mise a cavalcioni su di me seduta alla base del mio collo. e mi disse ” con questa io Mi lady ti battezzo mia sissy ” il cervello prese una ulteriore fiammata realmente non capivo più nulla era quasi una situazione surreale.

 

Fatto ciò con la doccia mi risciacquo dalle sue urine e terminai di farmi il bagno.

 

Quando uscii mi chiese come “stai tutto bene ? ” ” si gli risposi ” Ottimo seguimi che ti porto dove devi dormire.”

 

Arrivammo nella camere degli ospiti mi coricai e lei fisso una catena con un lucchetto al mio collare. ” questa notte dormi così se hai un emergenza la chiave di sicurezza e dentro il comodino” le risposi ” si Mi lady non si preoccupi non sarà il caso”

 

spensi la luce e presi sonno.

 

Il tempo trascorreva ed io diventavo sempre più brava nelle mie mansioni .

 

Quando arrivavano ospiti li facevo accomodare, li mettevo a loro agio talvolta curavo il loro intrattenimento nella casa nei modi più svariati….

 

Ora mai la sissy che ero diventata diveniva giorno dopo giorno sempre più fuori.

 

Padroneggiavo egregiamente il lessicale femminile a tal punto che quando ero nella mia sfera vanilla dovessi prestare molta attenzione per parlare al maschile perchè il mio essere ormai era quasi completamente femminile.

 

Ora mai il tempo che dedicavamo a noi era enorme… Tanto che il mio lato dominante era ormai un ricordo lontanissimo.

 

Un bel giorno a sorpresa mentre mi dedicavo alle mie mansioni mi chiamò nel suo studio mentre stava giocando con uno schiavo.

 

” Si miss mi ha chiamata?”, ” Si cara prendi il mio frustino e dai venti colpi a questo schiavo che io sono stanca”. Rimasi bloccata esitai nel rispondere lei si alzò dal suo trono mi prese per un braccio, mi girò e mi disse: ” Cosa c’è hai perso la lingua ti insegno come si fa”. E mi presi quelle venti frustate sulle mie natiche con una forza che mai prima aveva usato. Il dolore fu intenso e mi uscirono delle lacrime che colando rovinarono il trucco.. Rimase in silenzio prese una ball gag e me la mise e mi disse. ” rovinato x rovinato adesso stai anche zitta e fai ciò che ti ho ordinato senza esitare ulteriormente. Presi quel frustino e colpii 5 10 15 20 volte e mi fermai . ” Hai visto non era così difficile, in fondo sei brava.. Ricordati sei qui per servirmi. E mi servirai sempre in tutto ciò che riterrò opportuno che tu mi serva”.

 

Da quel episodio se ne verificarono molti altri. Ogni volta che sbagliavo o non era soddisfatta di ciò che avevo fatto venivo punita a mia volta.

 

Facevo clisteri agli schiavi, li frustavo e mi prendevo cura di loro nei più svariati modi.

 

un bel giorno arrivò nel suo studio una sua amica, e gli venne in mente un giochino nuovo e mi disse ” Voglio umiliare l’uomo che c’è in te e far godere la femmina che ora mai sei diventata.” Tirò fuori dal cassetto un pene di gomma e con un cordino lo fissò appena sopra la gabbietta in silicone. mise un ovetto vibrante con un pezzo di nastro americano fissato sotto le mie palle e inizia a interagire con la sua amica. Fu una situazione strana. Non ricordo esattamente ciò che avvenne.. Quello che ricordo bene e che quando stavo penetrando la sua amica lei mi toccò la gabbietta e quando accese l’ovetto dopo breve tempo venni… Mi ricordo le sue parole ” Brava sei venuta proprio come una vera femmina!

 

Nei giorni a seguire mentre ero a lavoro pensavo a quel episodio .. Avevo un loop mentale una specie di dubbio reale su chi fossi veramente..

 

Continuai a vivere tutto ciò che mi accadeva con la massima naturalità mi sentivo sempre più femmina e sempre meno maschio anche se tuttavia sentivo solo ed esclusivamente attrazione sessuale verso le donne.

 

Il tempo passava ed io cambiavo ogni giorno di più senza quasi mai rendermene conto.

 

Le situazioni si susseguivano ogni volta sempre diverse .

 

Si andava a feste private, o semplicemente a cena fuori . Con lei imparai a mangiare SUSHI, e così trascorrevano le nostre giornate…

 

Una serata particolare che mi ricordo e stata quando ebbe voglia lei di fare sesso e farmi partecipare come sissy…

 

Fu l’unica volta che mi tolse l’uniforme e fattomi indossare un baby doll la mia gabbietta sempre indossata e ben sigillata ovviamente sanciva la mia nuova sessualità. Ed assieme alle sue amiche si cominciò a fare sesso. Stavo facendo sesso lesbo. Ora che scrivo lo riesco a definire.

 

Quando l’ebbi vissuto fu un turbine di sensazioni fuori controllo facevo, mi muovevo senza della più minima considerazione di ciò che stavo facendo. Sapevo che mi piaceva, scoprii nuovi piaceri e modi nascosti della parola fare sesso che non avrei mai immaginato.

 

quando venni con la gabbietta indossata non fu per stimolazione del pene ma per turbini di sensazioni mai provate prima.

 

Scoprii di avere punti erogeni molto più stimolanti del pene in se stesso .

 

Ora mai mi sentivo completa ero una sissy perfetta la creatura che Ella voleva che fossi.

 

Ma come tutte le più belle storie se la sto scrivendo vuol dire che ebbe una fine.

 

Per Ragioni lavorative sue ci dovemmo separare .

 

Una storia come la nostra a distanza non poteva funzionare.

 

Ne parlammo x circa due mesi cercando di capire ciò che era giusto che fosse e alla fine Ella apri il mio collare e nel togliermelo mi disse :

 

” Sai cosa facciamo ! tolgo l’anello dal collare e tu ti tieni il collare al collo nudo senza gancio alcuno. Così tu avrai un simbolo tuo tangibile che sei una sissy a prescindere che tu abbia o non abbia una dominate. Ed io mi terrò il ricordo di questi anni trascorsi ad addestrarti. Sono fiera di te e so che riuscirai ad andare avanti da sola. Non essere triste … stai cominciando un nuovo cammino.”

 

Furono lacrime non ben capite se di dolore o di gioia, ma così ci separammo ognuno per la propria strada.

 

Secondo tempo:

 

Da qui inizia la mia avventura nel mondo del virtuale. Avendo passato tutto questo tempo immerso nel mio angolino di mondo mi ritrovai con un semplice profilo FB con giusto qualche amico limitrofe. Per un breve periodo misi tutto in una scatola sperando che ciò che avevo passato diventasse un ricordo. Forse un bel ricordo ma pur sempre un ricordo.

Con la passione per la mia amata fotografia in parte avevo attenuato quei pensieri. Ma ad un certo punto ricominciai a guardarmi attorno. La mia natura si riaccese dando vita ad un turbine di pensieri incontrollati.

Inizia a cercare in rete qualcosa che mi potesse aiutare e dopo qualche tempo mi imbattei in GABBIA. Questo sito aveva un forum e una chat interna e iniziai a interagire con un po di persone. Questo per un breve periodo mi fece stare bene. Completai il mio profilo utente con la cosa che più di me mi piaceva al mondo essere una sissy. Questo per un periodo iniziò a riempire la mia mente. Sera dopo sera mi confrontavo con persone.

Mi divertivo molto spesso passavo serate in call o chat a spiegare cosa fossi……. Già cosa fossi….!

Non mi rendevo conto che in un qualche modo stavo sminuendo la mia natura dandola in pasto molte persone che pur essendo nel bdsm non sapevano cosa fossi e ne mostravano il minimo sforzo nel comprendere. Entrai in crisi mi sentivo un pesce fuor d’acqua. Continuavo a fare queste chat ma alla fine entrai in depressione. Era la prima volta in tutta la mia esistenza che affrontavo una cosa simile persi nel breve 10 kg per poi rifugiarmi nel cibo. Fu devastante …. mille pensieri mi salirono in mente fino a quando un utente della chat mi disse perchè non pprovi l’auto ipnosi? Be che ci crediate a queste cose o no, mi documentai e lo feci mediante un rilassamento. Non potevo nemmeno immaginare a ciò che sarei andato in contro. Ne due giorni a seguire nella mia testa fu una rivoluzione. Avevo rimosso un blocco mentale.

Rimuovendo tale blocco mi arrivarono nella testa un fiume di ricordi del mio passato cose terribili da gestire a partire dalla mia sessualità ad accadimenti che avevo rimosso. Capii il motivo della mia dote innata per essere diventato una sissy . mi resi conto che nella mia infanzia tutti sapevano del mio strano modo di interagire. che giocavo sempre con le femmine e mai coi maschi. E che tutto fu sempre soffocato nella indifferenza. Mi resi conto che ero nata nel corpo sbagliato. Nel prendere coscienza di tutto questo travolsi alcune persone. passavo da momenti di distruggere tutto per ottenere ciò che volevo al non farlo! una altalena mentale molto violenta ed instabile. Alla fine conobbi una Madam una figura dominante che essendo nella mia stessa città iniziammo ad interagire quasi istantaneamente. Il nostro rapporto durò circa un annetto di cui le mie criticità fecero casini su casini. Lentamente iniziavo a recuperare integrità mentale riguardante la mia sessualità. I miei ricordi lentamente venivano ricollocati e recuperai una stabilità apparente. Presi coscienza che avevo dei doveri e che ora mai avevo costruito un tessuto sociale e che anche se ritenevo ingiusto ciò che mi era successo. Non potevo distruggere la vita di altre persone innocenti.

Nel interagire con questa dominante mi rendevo conto che qualcosa in me stava cambiando ulteriormente. Era come se in me ci fossero due persone diverse una sottomessa e l’altra No. Si riaccese un ulteriore conflitto mentale di chi era questo corpo, chi era arrivato per primo?

ci identificammo come Roberta & Roberto.

Roberta era sottomessa ma Roberto non accettava nessun tipo di dominazione.

Questo conflitto innescò una guerra tutta mia ! La mia vena masochistica presa sul lato di Roberta la faceva sentire sottomessa. Ma la stessa vena Masochistica a Roberto lo caricava di rabbia. Roberto usava questo lato di sopportazione del dolore in maniera negativa. E poi lo scaricava tutto in un colpo solo verso il mal capitato. Capii che in tutti gli anni passati sport estremi e via dicendo servivano solo a farlo sentire maschio andando chiudere Roberta in una prigione mentale perchè accusata di essere debole e irrazionale. Presto questa condizione deformò il rapporto e si ricominciò a prendere le distanze.

In tutto questo si ricominciò ad interagire ancora nel virtuale ma a questo giro di ruota le cose passarono su skype dove conobbi Una little che da prima iniziò ad interagire con Stefania come sissy maid. Ma a parte qualche episodio di chat nulla più perchè ella era impegnata con un altra persona e tutto si fermò.. In tanto si interagiva come amici su questo gruppo skype di circa una decina di persone dove c’era anche la little e il suo dominante.. In questo gruppo che ero entrato come sissy videro il mio cambiamento in una persona dominante. Ci fu un po di confusione perchè alcuni non ritenevano possibile il cambiamento e ci fu qualche scontro d’opinione che generò tensioni e prese di posizioni. Alcune persone iniziarono col giudicare come fossero dei mentori del bdsm e fu confusione mentale.

 

Nel mentre di tutto questo pasticcio, la little e il suo dominante si mollarono. E da li a qualche tempo non so bene il perchè iniziai a interagire con la little in amicizia senza nessun secondo fine. Tutti davano contro a questo strano avvicinamento creando solo tanta confusione nella testa. Tante erano le domande che non trovavano risposta. Ma un giorno ci fu un occasione x incontrasi di persona.

Non stetti molto a pensare su come si potesse interagire.

Era la prima volta che incontravo una little di persona. Avevo preso molte informazioni su quel lato del bdsm…. Mi attirava in qualche modo mi incuriosiva, ci trovavo un non so chè di familiare ma non ne capivo bene le motivazioni.

Quella sera alla stazione ferroviaria andai a prenderla e giocò subito a nascondino…. Dopo esserci presentati presi la valigia la caricai in macchina e andammo a mangiare Sushi.

Non le dissi nulla! ( era la prima volta che mangiavo in un ristorante Giapponese ) he hehe….

Senza farlo apposta avevamo la stessa maglia… E si iniziò a ridere…. Fu una cena divertente, scoprii che il sushi mi piaceva e non poco! E tante altre affinità.

Finita la cena, una breve passeggiata e poi si andò a casa.

Nella mia testa non avevo pretese di chissà che cosa. L’avevo presa come una amicizia e gli diedi la scelta su quale letto voleva dormire. Se nella camera degli ospiti o pure con me.

Lei mi disse “se per te va bene dormiamo insieme.”

E gli dissi ” Ok come desideri.”

Nella sera fra una chiacchierata e l’altra partì qualche solida sculacciata che scaldò gli animi e poi a letto perchè si era fatto tardi e la sveglia la mattina del giorno dopo suonava alle 6.30 del mattino perchè dovevamo andare alla fabbrica di cioccolato. Quella notte furono solo abbracci e coccole. Ma stavo bene ero sereno come era da tanto tempo che non mi sentivo.

Il mattino seguente la pigrona non voleva alzarsi e così fui costretto a darle alcune carezze ad alta velocità sul sedere per incentivarla ad alzarsi.

Fu il primo broncio, il primo ti odio, il primo sei cattivo..

Mi sentivo nel guardargli gli occhi vedevo che erano sguardi pieni tutti per me. Ed il mio cuore si riempiva di gioia.

Andammo alla fabbrica di cioccolato a fare colazione e poi a visitarne altre tre fabbriche dalle parti di Novi Ligure.

Era ghiotta di cioccolata, anche se eravamo in giro riusciva a mantenere viva e visibile la bambina che c’era in lei. E più lo faceva più mi appagava e mi prendeva mentalmente.

Arrivati a casa le regalai un collare in amicizia senza impegno le dissi ” mettilo semplicemente in amicizia senza impegno” e lei se lo mise.

Nel pomeriggio mentre si parlava e mi faceva vedere i suoi giocattoli che aveva in valigia, provò a fare la dominante. In un attimo mi diede una spinta afferrò un frustino e mi spinse fino in camera. In quel attimo Roberta uscii e rimase al gioco e dopo avermi buttato sul letto bloccandomi inizio ad usare il frustino dicendomi ” adesso non fai più la dominante vero… ” E continuò a colpire… Ad un tratto con voce maschile le dissi ” Picchia pure quante volte vuoi, sai che stai frustato un dominante vero?

Lo sai che ti restituirò ogni colpo 10 volte?” Le mi si mise a cavalcioni sopra e mi disse, ” sarai dominante ma non il mio!” gli dissi, ” e il collare che porti al collo ?” Lei ” me lo hai regalato tu!” Io ” Ma tu lo hai accettato….!” Rimase qualche secondo in silenzio ….. E gli dissi ” coraggio continua non mi dire che hai paura adesso”! Mi disse ” sono little non scema!” A quel punto con un colpo di reni la scalzai da sopra la mia schiena e ribaltai la scena, senza esitazione la situazione si capovolse e fu lei a prendere tutte quelle che avevo contato x 10 volte e pure con gli interessi…

Li Nasceva Il primo Daddy la parentesi che da li a poco avrebbe cambiato la mia vita.

 

Tutta via non fu una passeggiata. Ero ancora molto instabile, avevo fame, avevo paura.

Questo mio stato d’animo presto generò situazioni critiche.

L’interazione con gruppo di origine, presto si rivelò un covo di serpi. Le continue critiche e giudizi di alcune persone nel suo interno, anche se non lo davo a vedere provocavano tensioni e dubbi in me. Questi dubbi presto si trasformarono in ansie con forti contrasti e sbalzi di umore. Da una persona in particolare venni giudicato pericoloso.

E così decidetti di uscire dal gruppo per cercare di togliermi da una situazione di difetto di quel momento.

Ma ora mai i danni che queste persone avevano prodotto in me erano enormi e di li a poco generarono una paura di perderla che andò a condizionare la mia esistenza.

furono mesi di tensione, fiumi di parole per capire come trovare il mio equilibrio. Trovammo una soluzione psicologica per riequilibrare la mia mente.

L’uso del collare. Ripresi il mio vecchio anello e una sera mi feci aiutare da lei a rimetterlo.

Questa chiave simbolica da prima aumentò il mio casino mentale. Ma dopo qualche tempo iniziai a trovare i miei equilibri,anche osservando lei come faceva con la sua natura little.

Lei riusciva a coesistere con se stessa. Mi accorsi che era molto simile a me e così lentamente imparai a gestire le mie due personalità.

(Rianalizzando ad oggi questi vecchi ricordi posso scrivere che Ella ebbe una enorme pazienza nei miei confronti perchè in quei mesi di bdsm ve ne era molto poco. C’era più una persona che ne aiutava un altra a ritrovare se stessa.)

Nel fare tutto ciò la mia paura di perderla comunque continuava a crescere fino ad arrivare ad un punto insostenibile. E decidemmo di interrompere gli incontri fisici per un po.

In questo l’asso di tempo che durò circa 60 giorni mano a mano diminuimmo anche le telefonate fino ad arrivare ai soli messaggi.

In Quei due mesi trascorsi a pensare e vivere la mia vita vanilla riusci a trovare il mio equilibrio mentale. Trovai il modo di gestire le mie due nature così diverse e contrastanti fra loro e al termine dell’estate con un ( BU “ci rivediamo?”) si ricominciò a interagire.

Il giorno che ci fu l’occasione di rivederla parlammo di quei due mesi e mi disse che alcune persone di quel gruppo gli dissero di mandarmi a cagare perchè non sapevo ciò che volevo.

E gli chiesi ” perchè non le hai ascoltate?” Lei rispose” Non so il perchè, forse il motivo sta che non faccio mai ciò che mi viene detto di fare chissa. Oppure semplicemente perchè riesco a essere me stessa con te”. Io sorrisi le diedi un bacio sulla fronte e gli dissi.. “Andiamo a festeggiare piccola mia il sushi ci attente” Ella sorrise nel avvicinarsi mi diede un pizzicotto e come una bimba iniziò a scappare quando l’ebbi presa fu un broncio e due sculacciate in mezzo alla strada.

Li mi sentii il suo Daddy e dopo quella cena iniziammo a diventarlo veramente Daddy e little.

 

Da li il rapporto Daddy little prese il volo. Più il tempo passava più il legame si rafforzava !

Io smisi di interagire con parte del mondo virtuale lasciando aperto solo due piccoli forum FB e le mie piattaforme x la fotografia !

Il legame cresceva in totale isolamento dal mondo esterno.

Dedicavo tutto il tempo che potevo per consolidare quello che stavamo costruendo.

Ma Dentro di me continuavo a coltivare quella maledetta paura di perderla, di sbagliare qualcosa.

Il mio cuore stava cambiando. Non capivo cosa mi stesse succedendo e continuai ad andare avanti!

Nei vari moneti che riuscivamo a giocare ci divertivamo, ma cerano anche situazioni che quando avevamo un po più di tempo ci si perdeva quasi a vanillare.

Questo generò in noi un bisogno di ricollegarci con il mondo virtuale. Al principio ci divertivamo ad interagire con utenti mentre eravamo al telefono!

Un bel giorno conobbi una mistress che attirò l’attirò l’attenzione di Roberta.

La mia mente cadde in un lento scivolone.

Presto però riusci a mettere dei paletti.

Non volevo rischiare di rovinare e perdere la mia little. E quindi gli dissi che era bella la presa mentale fra me e lei, ma ero impegnato con la mia little e per tanto non me la sentivo di rovinare un rapporto in corso per un rapporto a distanza e così pace rimanemmo amici di tastiera e fine.

Nel trascorrere raccontai la cosa alla mi little…

Lei mi persuase di non lasciare perdere e di cercare un punto di incontro.

Creammo un gruppo telegram solo noi tre e fu trovato un compromesso.

usando il mondo virtuale nasceva la Mommy e la Family iniziò a prendere vita.

Nel mentre conobbi un altra persona nel forum che usciva da una situazione difficile e diventammo amici.

e attraverso il forum si interagiva tranquillamente.

Dopo un paio di mesi, ad un certo punto su una chat si innescò una situazione inverosimile un litigio senza ne testa ne coda, ed entrando nella conversazione per ultimo fui costretto ad allontanare il mio amico dalla Family uscendo addirittura dal forum stesso.

Intanto arrivava l’estate si iniziava ad avere più tempo per il reale.

In questo tempo la little ebbe l’occasione di andare a trovare la Mommy ed io acconsenti tranquillamente anche perchè ci avremmo tolto quel velo di virtuale che ci copriva con lei.

Quando la little tornò a casa mi raccontò tutto!

Aveva fatto un incontro bellissimo come mai le era accaduto ed io ne ero felice di tutto questo !

Ma dopo il primo incontro ne succedettero altri due di cui uno di pieno gioco.

Le emozioni erano tante e incommensurabili. Ma da li a poco la little inizio a metterci a confronto. Lei fa questo, e tu non lo fai. Lei a queste attenzioni e tu non capisci.

Ad un certo punto ricominciai a sentire quella paura di perderla !

Non capivo cosa o dove tutto d’un tratto stessi sbagliando e così ricominciarono le tensioni fra me e la little.

A fine estate riuscì finalmente a incontrare di sfuggita la Mommy e finalmente a rompere del tutto il muro del virtuale.

Inconsapevolmente credo di aver innescato una sorta di gelosia nella little.

Le tensioni di confronto ebbero una impennata. Ora non mi metteva più a confronto con la Mommy ma con un suo ex daddy di cui mi raccontò cose brutte. Considerandomi una brava persona, e cercando di fare sempre del mio meglio questa cosa di essere messo a confronto con una persona che dai suoi racconti consideravo una nullità, iniziò la mia lenta agonia. Più cercavo di correggere gli eventuali problemi peggio facevo.

mi sentivo come il gatto che si morde la coda.

Mi contestava di non essere più naturale di fare forzature e così facendo la mia mente inizio un lento declino.. Fiumi di parole scorrevano ogni santo giorno eppure continuavo a sbagliare fino ad arrivare ad un tragico epilogo.

 

Senza rendermene conto non capivo più cosa era giusto cosa sbagliato. Qualunque cosa facessi ero in torto e alla fine successe l’impensabile la mia vita vanilla ebbe un triste epilogo.

Una serie di circostanze tristemente pesanti mi fecero piombare in uno stato d’animo di crisi esistenziale. In meno di 14 giorni 4 persone a me care persero la vita.

Fui sottoposto ad uno stress emotivo molto forte. E in quel preciso punto si passò ad avere incomprensioni e pseudo litigi. Ma ancor di più quei maledetti paragoni presero più forza.

Il mio stato mentale crollava giorno dopo giorno sotto i colpi di queste affermazioni, di questi paragoni…. Il senso di angoscia prese il sopravvento facendomi piombare in baratro sempre più profondo.

In questa situazione ci fu l’epilogo. Facemmo una chiamata su skype tutti e tre per cercare una via d’uscita da questa situazione e fu il disastro.

La conversazione si tramutò nel ennesimo epilogo di confronto con questo daddy e la mia incapacità di non essere come lui..

Ad un certo punto crollai.

Mi sentivo completamente inadatto a ricoprire il ruolo da Daddy. A quel punto le dissi: ” senti ho capito che non sono più in grado di farti da Daddy. E per tanto ti lascio nelle mani della mommy “.

nel ricordare In quel momento ci fu un silenzio di qualche secondo. ed ad un certo punto lei disse : ” L’hai detto tu sono le tue parole ” e la telefonata si chiuse.

Nei giorni successivi il peso di tutto quello che mi stava accadendo si fece sempre più pesante.

Il silenzio delle mie giornate stava prendendo il sopravvento.

Tentai di recuperare, di capire… Ma ella mi ridisse la stessa frase con una freddezza fuori dal comune…

Nella mia testa si annidò un pensiero: come era possibile che dopo 18 mesi si possa essere così freddi? Una reazione plausibile che mi sarei aspettato dopo un legame simile era uno schiaffo con la frase che diavolo stai dicendo!!

E così con questi pensieri e domande che non trovavano risposta passavano i miei giorni.

Una sera trovai il coraggio di richiamare un amico che avevo allontanato quando il tutto ebbe inizio.

Fu una mia grande sorpresa che questo amico mi stesse ad ascoltare, e ricominciammo a sentirci. Chiusi tutti i miei profili social lasciando aperto solo un piccolo forum che avevo abbandonato nei primi periodi.

Dopo alcuni giorni, raggiunsi il culmine della depressione. Piangevo nel sonno. Un pianto inconsapevole che non riuscivo a controllare.

Parallelamente a queste cose ad un certo punto inizia a litigare con ella per un commento su un gruppo telegram.

volarono parole grosse di rabbia pura. Me ne disse di ogni parola possibile. Ed io anche se riuscivo a contrastarla morivo dentro. Sanguinavo sangue che non si vede. piangevo lacrime che nessuno vedeva.

E una sera decisi di fare la cazzata…. Riempii la vasca da bagno con acqua bollente e presi 4 Tachipirina 1000 nella speranza di addormentarmi e scivolare inconsciamente in acqua per porre fine.

Mi riusci in parte.. nel assumere il medicinale non avevo letto il sovra dosaggio necessario al mio intento. E quindi non ci riusci.

Col cuore rilassato scrissi un post sul forum autoaccusandomi e prendendo tutta la colpa di ciò che mi era successo.

mi misi in piazza dicendo tutti i miei errori e chiesi aiuto per capire dove stessi sbagliando.

Ero e sono un animale social e facendo così nelle risposte delle persone capii i miei errori.

E presto emersero dei punti che non vedevo.

Ma il mio non vedere non era causato da una mia mancanza. Ma da un mio sentimento nei suoi confronti. Le volevo bene e questo e stato il mio tallone D’Achille.

E quindi mi presi forza grazie a tutte le persone che mi stettero vicine. Furono persone importanti per recuperare fiducia in me stesso.

Questo mio amico mi ridiede la forza di rimanere nel BDSM e da li a breve recuperai forze.

Si aggiunse anche un altra persona che avevo allontanato e con il loro contributo riusci a ritrovare lentamente la mia serenità.

Con il loro aiuto iniziavo a frequentare la comunità reale.

Cambiando totalmente i mie punti di vista. Presto arrivarono altri amici e si formò un tessuto sociale che andava ben oltre le aspettative di un rapporto, uno ad uno.

Ci fu una rivoluzione totale nella mia vita. Tutto prendeva forma in maniera diversa. Tutto scorreva velocemente.

La mia natura trovò la sua definizione più precisa che andava ben oltre a qualsiasi aspettativa.

Nel tempo capii che i miei sentimenti fanno parte di me, formano la mi passione. Questo e il motore che fa girare il mio mondo. La passione per il BDSM incondizionato. Oggi so chi sono, so cosa voglio e sopratutto so dove voglio camminare.

Ho imparato a riconoscere le persone me affine per intraprendere un lungo cammino. il mio cammino che a oggi e diventato il nostro cammino. La nostra idea chi vogliamo essere.. Oggi sono Roby per tutti.

 

Una premessa : Non voglio alcun male ad Ella anzi l’esatto opposto.

In tutti questi periodi che sono trascorsi ho depositato le mie varie emozioni così come emergevano

Ho patito tanto dolore ma a essere sincero una seconda occasione la concederei.

perchè negli errori c’è la sapienza e nei sentimenti alloggia la speranza. ( Questo ci tengo a precisarlo.)

 

Oggi porto tutto questo dentro di me.

 

Ma la mia storia forse è appena cominciata.

 

Questo e il mio passato.

 

Oggi sono l’evoluzione di me stessa.

 

Roby in arte Lady Incubus

2 commenti su “La mia storia l’evoluzione di una vita ( Biografia )

  1. Complimenti per la chiarezza nel descrivere i tuoi stati d’animo e l’evoluzione del tuo essere. Complimenti per il nick “Lady Incubus”, che io interpreto come “Io sono la Signora che è l’Incubo di me stesso”…
    Mi piaci.
    Night_Fly

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