Cosa ci aspettiamo?

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Cosa vi aspettate esattamente dal Padrone, dalla Padrona, dalla vostra schiava o dal vostro schiavo. Se non avete nessuno, dalla persona che vorreste avere.

Francy: Oh io ho sempre aspettative molto alte (forse anche sbagliando ad averne,nel senso che senza aspettative non ci sarebbe la delusione, spesso inevitabile per un motivo o per l’altro più o meno “grave” ), ma immodestamente so anche quanto so dare e soprattutto quanto do.

Ci son dei punti che ritengo fondamentali (parlo dal mio punto di vista ovviamente ) e sono essenzialmente questi : dedizione alla schiava (intesa come investimento di tempo , conoscenza vera e profonda ), ritengo che un buon Padrone debba conoscere profondamente la mente della sua schiava se davvero vuole in cambio la totale dedizione /devozione di questa.

Deve inoltre avere lui stesso una mente aperta e flessibile e non essere fissato con degli stereotipi che sinceramente mi fanno solo sorridere (faccio un esempio :la vera schiava deve essere occhi bassi, spalle curve e magari anche con la paura di respirare senza il permesso).

Deve essere un uomo di buonsenso, cui potersi affidare senza remore e paure.

Deve essere leale ed onesto (odio le maschere ipocrite e anzi trovo sia offensivo per la propria intelligenza l’inganno, in cui tutte specie all’inizio possiamo cadere per eccesso di ingenuità).

Questo di seguito invece è un mio gusto strettamente personale ed è questo: se il Padrone è anche moro, alto, bello e generoso, tanto meglio 🙂 le persone avide spesso sono avide anche di sentimenti, io invece voglio “tutto”, inteso in senso emotivo ed emozionale non me ne farei nulla di un super esperto nelle pratiche ma con una roccia al posto del cuore .

Per quanto mi riguarda, deve essere necessariamente intelligente, le persone stupide fanno sempre danno, specie nel mondo sadomaso viste le pratiche anche “forti”.

Deve anche essere ironico e autoironico, non necessariamente in tutti i frangenti sia chiaro ma mi annoierei a morte con una persona con cui c’è poco spazio per il dialogo o perennemente musone .

Credo e lo sostengo da sempre che “la cura” di Battiato sia la più bella dedica un Padrone possa dedicare alla sua schiava (lo so, forse sono leggermente troppo romantica, ma tant’è) .

Se mi son scordata qualcosa aggiungerò nei commenti 🙂 .

Ery2punto0: Come premessa, ritengo che ogni persona con cui mi relaziono (o spero di relazionarmi) seriamente, non solo in questo ambito specifico, ma dovunque e in qualsiasi ambiente (di lavoro, di amicizia) debba avere una serie di caratteristiche di base, diciamo.

Onestà = nell’agire, ma anche onestà intellettuale e sincerità, la capacità di dire le cose come stanno (la vostra lingua sia sì sì, no no, diceva un tale). Trasparenza sulle proprie emozioni.

Empatia = la capacità di capire le emozioni degli altri, di mettersi nei loro panni.

Lealtà = nelle aspettative, nei gusti, nelle idiosincrasie. La capacità di giocare a carte scoperte su ciò che si vuole e non si vuole, e la capacità – se necessario, quando troppe cose non collimano – di riconoscere che non c’è margine sufficiente per instaurare un rapporto, quale che sia, ma, nonostante ciò, mantenere il rispetto reciproco tra persone.

Responsabilità = prima di tutto delle proprie azioni; ciò che in inglese si definisce “accountability”. Ma intesa anche come “corresponsabilità”, ossia la capacità di fare la propria parte, per le cose che si intraprendono insieme e di cui si è insieme ideatori, attori e destinatari; e intesa anche come capacità di rimanere lucidi nei momenti in cui è vitale essere lucidi.E fin qui, queste sono cose che mi aspetto – mi auguro, meglio – da chiunque sia mio amico. Naturalmente mi piace pensare di offrire altrettanto ai miei amici. In realtà, a chiunque.C’è poi tutta una serie di caratteristiche che ho sempre cercato in un uomo dominante, e che vanno bene per me ma non credo che possano essere “esportate” anche ad altre sottomesse, non foss’altro che per il fatto che io non sono una schiava standard – lo dico sempre, dovunque io vada. Fortunatamente le ho trovate nel Boss.Tanto per cominciare, quando ci siamo conosciuti era uno zitellone esattamente come me; il che rende molto più semplice gestire la relazione anche dal punto di vista ufficiale. Ha una profonda cultura, sia umanistica sia tecnica; ha numerosi interessi che coltiva ad alti livelli; ha uno spirito e una profondità che a volte mi danno l’impressione che viva da millenni. Ha la quieta serietà del coraggio delle proprie azioni e la leggera ironia di chi attraversa la vita divertendosi.Dal punto di vista della relazione Boss/Ery, ciò che desideravo e che ho trovato in lui era una pressoché totale identità di gusti e disgusti. È mia convinzione che sia tutto molto più semplice, se nessuno dei due elementi di una coppia brama cose che l’altro non vuole: non si creano tensioni, non si deve rinunciare, non si deve contrattare. Si fanno le cose che entrambi vogliono fare e si va avanti in letizia. Non ci sono limiti da superare o da far superare.

Fabri40: Cosa mi aspetto dalla Padrona, quello che ogni Padrona deve dare. Presenza impegno costanza e serietà; altrimenti tanto vale che paghi una mignotta, mi diverto un’ora e finisce così. Solo che ormai sono rare quelle che lo fanno perché gli piacciono gli schiavi.

Adonai: Premessa 1: questa è la domanda delle domande, sulla quale si potrebbero scrivere trattati. Premessa 2: al netto delle linee guida base, SSC per capirci, e del buonsenso, il mondo S/m è sfaccettato quasi quanti i caratteri di ogni singolo individuo che sente di appartenere a questo mondo. Se poi usciamo dalle fantasie individuali ed entriamo in una reale relazione S/m le dinamiche si estendono ulteriormente. Per riassumere al massimo ed evitare troppi distinguo, come Padrone mi aspetto che la schiava si impegni con tutta se stessa per soddisfare al meglio ogni mio desiderio, anche se non propriamente gradito. Con la responsabilità che deve distinguere il Padrone, io farò altrettanto nei suoi confronti, accettando eventuali limiti e impegnandomi per soddisfare suoi desideri che magari non sono prioritari per me. Penso che si possano contrattualizzare limiti invalicabili e più in generale il rapporto di sottomissione liberamente accettato. Non penso che si possa normare ogni dettaglio, si finirebbe con il dover istituire un “tribunale del S/m” per dirimere controversie… 🤭

Marco Padova: Essere Padrone o volerlo essere è spesso fantasia di cosa si vorrebbe, cosa ci aspettiamo, mentre nella realtà bisogna non tanto adeguarsi, ma modellare chi si affida al proprio piacere ricordando che si deve anche donare piacere.A me personalmente piace iniziare prendendo di testa la slave, farla diventare dipendente da me, che lei stessa dimostri devozione, adorazione e ovviamente obbedienza.

Le fantasie sono tante difficile elencarle tutte, preferisco realizzarle nel momento che la sub si presenta a me, farle percepire che sarà il mio giocattolo, che tutto di lei sarà mio, che la sua mente deve essere sgombra e aperta ai miei voleri, che ogni attività che farò o ordinerò di fare fa parte del suo dovere di schiava, rendere orgoglioso il Padrone.

Arcanhus: Cosa mi aspetto dalla mia schiava?

Mi aspetto devozione, dedizione, venerazione e sottomissione, che si abbandoni nelle mie mani e nei miei desideri, che sia ciò che io voglia che sia e che sia esclusivamente mia.

Ma il rapporto tra Padrone e schiava è un continuo scambio di molte cose è non solo durante una sessione…mi aspetto che la mia schiava si fidi di me e faccia di me il suo punto di riferimento, il suo supporto quando ha bisogno di aiuto o di un consiglio, il suo confidente a cui consegnare i suoi desideri più intimi e inconfessabili , le sue paure i sui dubbi, le sue incertezze e le sue fragilità…mi aspetto che creda in me e che sappia che tra noi non è soltanto un rapporto fatto di pratiche ma un rapporto che va ben oltre la sola sessione

Chip1978: Cosa mi aspetto dalla mia Padrona? : Adesso è solo immaginaria, ma il concetto primario è che ci deve essere il massimo feeling , fiducia. Come ottenere questo? Ho bisogno che sia comprensiva, che capisca i miei limiti, impegni di lavoro e che capisca le mie problematiche sulla mia salute e certamente che tenga conto della privacy. Se c’è questo so che mi posso lasciare andare, accettare il suo volere , ma è importante che sia chiara in quello che vuole che sia Dominante ma al tempo stesso che mi rispetti in pubblico e privato ; non mi va di essere offeso per il mio ruolo , mi piace l’idea che sappia ridere e scherzare , la ragazza della porta accanto, ma che sappia anche essere intransigente nel suo ruolo, perche in fondo è quello che voglio; essere suo e di nessun altro; ho bisogno che sia dolce/severa mi piace l’idea che possa coccolarmi ma anche frustarmi per un mio errore o anche un suo capriccio…mi piace l’idea che esiga il controllo del mio piacere. Mi piace il protocollo il regolamento, un regolamento che Lei sappia porre e imporre, ho bisogno che sia la mia guida. Ho bisogno di essere al suo cospetto, nudo in ginocchio con la catena al collo, sul lucchetto la sua iniziale in maiuscolo, la mia in minuscolo..questo è il mio vestito davanti a Lei ; e devo essere fiero di essere suo e solo per lei; e ho bisogno che condivida come la vedo, e al tempo stesso voglio fare il massimo per lei. Preferirei essere il suo unico schiavo e non essere dentro un harem…ho bisogno di sentirmi suo, e ho bisogno di sapere che Lei sia fiera di me. E se ci fosse anche del sentimento sarebbe davvero una bella cosa.

LadyL: Come minimo il mio schiavo deve avere il massimo rispetto per me e per i miei desideri, non deve assolutamente prendere iniziative che vadano contro il mio volere!

Gray_Titan – Dedizione reciproca.

E non è questione di tempo.

Si può anche dedicare un solo minuto al giorno, perché quello è tutto quello che sinceramente si può, ma se quel minuto ha la giusta, desiderata, cercata, bramata Dedizione, gli altri 1439 minuti della giornata saranno la più piacevole delle attese.

Linghy: Per me, il Dom è colui in grado di ispirare fiducia e meritarla.Colui che è in grado di guidare nei territori che conosce e che ha un apertura mentale per imparare ciò che non ha già vissuto perchè solo in un Noi senza competizione si crea complicità usando una comunicazione vera.Per me, il Dom è assertivo e autorevole e autoritario solo quando sente il bisogno della sub, è in grado di prendersi le proprie responsabilità anche imparando dagli errori e ’guidare’ un altra persona provando piacere in questo.Colui che erotizza il controllo su se stesso e sulla Sub.La slave è colei che nella vita reale sa stare in piedi da sola ma che in altri momenti vive la bellezza dell’affidarsi, del lasciarsi sostenere e abbandonarsi e fidarsi perchè questi sono i bisogni di una slave.Ci vuole conoscenza e pazienza per riconoscere il Dom e la slave giusta perchè ci deve esser una affinità che non si può avere con tutti.

Silente Efesina: Io ho aspettative alte in ogni ambito, e dunque in questo campo importantissimo, ne ho ancora di più. Innanzitutto preciso che sto parlando di una relazione seria, profonda e duratura, tra due persone consapevoli e responsabili. E queste due persone si impegnano in un percorso, e può un percorso non avere una meta? La meta – secondo la mia concezione delle cose – deve sempre favorire l’evoluzione della schiava. Nel mio caso io mi aspetto sostegno in ambito professionale, sempre. Pure se il Padrone non conosce una virgola della mia professione; Lo voglio percepire al mio fianco. Altre cose che mi aspetto: una profonda voglia di capirmi, priva di giudizi, e sentire che Lui mi apprezza per quella che sono, con i miei difetti e i miei pregi. Da un punto di vista fisico ovviamente cerco una compatibilità profonda: se amiamo cose differenti e nessuno dei due è interessato ai desideri dell’altro, caveremmo ben poca gioia da questa unione. Mi piace l’idea dell’esplorazione, perché mentre esploriamo le sensazioni che le pratiche ci offrono, esploriamo noi stessi e permettiamo all’altra persona di conoscerci. Intendo una conoscenza nuda, una conoscenza dell’Anima, che è difficile da raggiungere, per via di tutte le barriere difensive che questa vita ci insegna a costruire. Ma io cerco una relazione in cui poter realizzare l’abbandono, e Qualcuno che ne sappia avere cura, e far tesoro.

Sheherazade74: Sono switch e ho avuto poca esperienza di Dominazione . Tuttavia ho vissuto un rapporto in cui c’è stata fiducia e anche scambio in termini di ricchezza.

Al momento ho un mood orientato più sulla sottomissione, ma non riesco a fidarmi. Per questo ti dico che ciò che vorrei è prima di tutto un essere umano che voglia guadagnarsi la mia fiducia ed il diritto di tenermi la testa sotto i piedi. Ho bisogno di sentire il senso di autorità ed autorevolezza e che abbassare la guardia, la testa e la soglia dei limiti abbia davvero un senso.

Sarà banale?. Talmente banale che… non riesco a lasciarmi andare.

2 commenti su “Cosa ci aspettiamo?

  1. Le persone avide sono anche avide nei loro sentimenti… sono d’accordo, ma è avido chi non vuole pagare (o mette dei limiti) o chi vuole che ci sia una persona generosa…. non si capisce mai fino a che limite…. (???)
    Se una persona continua a fare regali e l’altro (ma chissà perché, rectius: altra) continua a ricevere regali, cos’è la cosa che condividono quelle persone? è davvero il desiderio di reciprocità (chiaramente, ammesso che acnche voi riconosciate il desiderio di reciprocità come un valore io non voglio imporre il mio pensiero)… E se è un meretricio, tale condizione deve essere necessariamente male? ma può non esserlo anche se non è esplicito, e una delle due persone non ha chiaro quale sia il tipo di rapporto in cui è inserito? E l’altra persona (quella cioè che chiede la generosità), ammesso e non concesso che io abbia ragione e il rapporto sia tale, ha cognizione di essere la parte concedente di un rapporto di meretricio? quale è la differenza tra dono e compenso, laddove il dono (o comunque la generosità, ossia un set di doni) sia richiesto per non dire necessario?

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